Avverrà anche attraverso il coinvolgimento dei siti produttivi di Costa Colpino, in Bergamasca, e Arcore, nel Milanese, la gestione degli esuberi annunciati da Tenaris all'interno del sito produttivo di Dalmine a causa del brusco calo dell'attività produttiva correlata alla diminuzione degli ordini dal mercato americano per la diminuzione del prezzo del petrolio. La linea della multinazionale dell'acciaio è stata confermata nell'incontro di martedì pomeriggio, 28 aprile, fra azienda e sindacati - alla presenza dei vertici di tutte le sedi del Gruppo - e riguarderà, in particolare, la possibilità di trasferire negli altri due stabilimenti - dove ci sono addetti che possono accedere alla pensione - personale oggi presente in quello dalminese. Per tutti gli altri la multinazionale, che ha purtroppo confermato i dati relativi al calo produttivo denunciato già all'inizio dell'anno, ha ribadito la disponibilità a discutere di contratti di solidarietà: "Sarà la base di partenza dell'incontro già programmato per il 18 maggio - ha riferito al termine il segretario generale della Uilm, Angelo Nozza -. Siamo soddisfatti per questa apertura, peraltro già preannunciata, e anche per la recente riconferma di 21 apprendisti su 25. È segno che Tenaris è tornata a valutazioni di merito, come da noi auspicato sin dall'inizio. Ovviamente, come sindacati, terremo alta l'attenzione nella gestione di una vertenza che rimane comunque delicata". Il tema dei contratti di solidarietà si affiancherà presto anche a quello degli incentivi alla mobilità: "Il nostro obiettivo - ha concluso Nozza - è di arrivare a una definizione delle questioni aperte prima della pausa per le ferie di agosto. Intanto va rimarcata l'importanza delle aperture dell'azienda in risposta alle nostre istanze".