SBLOCCO DEI LICENZIAMENTI LE DIFFICOLTÀ DEL SETTORE METALMECCANICO
1 luglio 2021
Tempo scaduto per il blocco dei licenziamenti. Il Governo martedì 29 giugno ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere di questa delicata questione e, dopo un confronto di quasi sette ore, si è giunti ad accordo: prima di procedere ai licenziamenti, le aziende si impegnano ad utilizzare gli ammortizzatori sociali.
“Riteniamo positivo quanto concordato con il Governo – dichiara il Segretario generale della Uilm Bergamo-Cremona Emilio Lollio -, soprattutto a tutela delle aziende che sono in crisi a livello nazionale come la Whirpool, Ilva e tante altre ancora. La situazione è delicata: più di cento grandi realtà hanno richiesto al MiSe ammortizzatori sociali per far fronte alle difficoltà che si sono trovate a subire e aumentate ulteriormente nel periodo pandemico”.
Non solo, le aziende, comprese quelle del settore metalmeccanico, si trovano davanti ad ulteriori sfide: “Penso ad esempio all’aumento dei costi delle materie prime – continua Lollio -, che sono notevolmente lievitati rispetto alla situazione pre Covid e non possono essere scaricati totalmente sull’acquirente finale. O alla difficoltà di reperimento di alcuni elementi necessari alla produzione, che possono mettere a rischio la catena produttiva fermando determinati settori. Non dipende solo dalle imprese ma da una situazione generale più ampia e complessa. Queste problematiche si riflettono negativamente sui lavoratori, sull’organizzazione del lavoro soggetta a modifiche anche quotidiane, con variazioni repentine dell’orario e con l’utilizzo di ammortizzatori sociali settimanali per ordini temporaneamente congelati”.
A livello territoriale fortunatamente le aziende reggono: “Il settore metalmeccanico nella bergamasca è in ripresa ed è necessario approfittare di questo miglioramento per recuperare i volumi produttivi persi durante i vari lockdown. Il nostro territorio sta rispondendo bene, al momento non assistiamo ad una crisi strutturale e questo è decisamente positivo”.
Serve quindi guardare avanti con fiducia nonostante le preoccupazioni e pensare ai passi successivi. Tra questi si punta ad “una riforma degli ammortizzatori sociali, creando nuove forme di aiuti alle imprese che coprano tutti i settori e possano essere accessibili anche alle aziende e ai lavoratori che prima non ne avevano diritto. Bisogna fare in modo che divengano strutturali e non concessi solamente in situazioni straordinarie come lo sono stati per il periodo del Covid. Penso ad alcune aree del commercio, all’artigianato, settori che vanno sostenuti attraverso nuove forme di ammortizzatori per impedire che un elevato numero di lavoratori possa trovarsi senza un impiego”.