OK ALLA RIPARTENZA, MA CON LA MASSIMA ATTENZIONE ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI E NUOVI PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI
30 aprile 2020
La posizione della Uilm Bergamo-Cremona sulla Fase 2
Ci si prepara alla ripartenza, ma non senza preoccupazione. La Uilm di Bergamo-Cremona condivide la decisione del Governo di procedere con la Fase 2 dell’emergenza: con la giusta distanza e le precauzioni per garantire la sicurezza dei lavoratori, è giunto il momento di riaprire le fabbriche per evitare pesanti ripercussioni sia sulla categoria che sugli altri settori.
“A maggio e giugno ci sarà da smaltire anche il lavoro arretrato, quello che, con la chiusura, non è stato possibile portare a termine – spiega Emilio Lollio, Segretario Generale della Uilm Bergamo-Cremona -. Con l’arrivo dell’estate si teme invece un calo della produzione, soprattutto nell’ambito siderurgico e dell’automotive. Nel primo caso potremmo pagare il fatto che il prezzo del petrolio si è abbassato parecchio, le industrie ne hanno approfittato acquistando grosse scorte e diverse piattaforme si potrebbero fermare, penalizzando così le aziende che producono tubi destinati all’estrazione petrolifera. L’industria dell’auto deve invece fare i conti con la recessione economica. Negli ultimi due mesi il mercato in questo settore si è pressoché fermato e nel futuro molte famiglie dovranno concentrare le proprie risorse per far quadrare il proprio bilancio”.
La Fase 2 comincia quindi con lo spirito di recuperare il lavoro perso, ma la preoccupazione rimane alta per tutto il settore metalmeccanico, nelle grandi, nelle medie e nelle piccole imprese.
C’è poi un’altra questione importante che è assolutamente necessario affrontare: tanti lavoratori hanno figli che sono a casa da scuola. “Gli anziani rimangono ancora la categoria più a rischio e diverse famiglie preferiscono continuare a preservare la loro incolumità, soprattutto nel momento in cui i membri della famiglia rientrano al lavoro e tornano così ad avere contatti esterni. Ci sono nuclei familiari senza aiuti esterni o parenti prossimi che possano aiutare nella gestione dei figli. È necessario quindi che il Governo trovi una soluzione per risolvere questa situazione. La possibilità di chiedere il congedo parentale è stata prorogata con l’utilizzo di massimo 15 giorni, e poi? Le scuole riprenderanno il prossimo settembre e in estate le misure di sicurezza non consentono di riunire gruppi numerosi bambini come solitamente avviene, quindi non ci saranno né Cre né campi estivi”. Lollio sostiene la necessità di adattare i provvedimenti per risolvere questo nodo cruciale trovando formule che consentano alle madri e ai padri di potersi occupare dei loro figli almeno fino al prossimo settembre, quando riapriranno le scuole.
Nel settore metalmeccanico ci sono diverse aziende dove l’occupazione femminile è molto alta, in alcuni casi supera anche quella maschile: “Dobbiamo preservare il lavoro delle donne e fare in modo che questa situazione non ricada solamente sulle loro spalle, che non siano solo loro a doversi occupare dei figli. È fondamentale un sostegno da parte dello Stato perché il lavoro delle donne contribuisce notevolmente al benessere della famiglia a livello economico e non solo”.
Il Primo Maggio non potrà essere festeggiato in piazza, ma potrà comunque offrire un momento di riflessione su queste problematiche, cercando le soluzioni più idonee a far sì che la Fase 2 possa davvero portare ad una ripresa.