LE IMPRESE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS Parla il Segretario Generale della Uilm Bergamo-Cremona Emilio Lollio “Necessario avviare rapidamente gli ammortizzatori sociali”
29 febbraio 2020
L’emergenza Coronavirus sta avendo un forte impatto sul mondo del lavoro. Si assiste ad un rallentamento generale sia sulla produzione del settore metalmeccanico che su tutti gli altri settori, soprattutto quello commerciale/ristorazione.
“Gestire un’azienda ai tempi del Coronavirus non è cosa facile – dichiara il Segretario Generale della Uilm Bergamo-Cremona Emilio Lollio -. Il Covid-19 ha una notevole velocità di diffusione e il numero dei contagi è ormai importante. Siamo in un paese che sta cercando di gestire una situazione di allarmismo che anche la stampa ha contribuito a creare. I casi se adeguatamente curati si risolvono. Le persone che purtroppo non riescono a sconfiggere questo virus, almeno sino ad ora, hanno un quadro clinico particolare o già compromesso. Chi lavora lo deve fare con serenità e sicurezza, rispettando comunque tutte le disposizioni e i suggerimenti dell’Autorità Sanitaria per arginare il contagio”.
Il tema mensa resta purtroppo di difficile gestione, come spiega il Segretario: “Alcune aziende stanno aumentando il periodo di apertura delle mense, spalmando il servizio su più turni in modo da far accedere un numero minore di persone alla volta. Questo è un provvedimento che non risolve il problema, ma per lo meno tenta di limitare contatti e assembramenti. Si spera che questa circostanza si concluda in un tempo breve perché tutto ciò influisce negativamente sulla percezione dei lavoratori, che temono per la propria salute e per quella dei loro familiari”.
Il clima di incertezza rende difficile la programmazione e la gestione dell’attività lavorativa. “Avremmo necessità di risposte concrete, ma gli interventi legati alla salute, soprattutto a quella pubblica, non permettono di programmare. Si vive un po’ alla giornata, cercando di mantenere tutti un comportamento responsabile”, sottolinea Lollio.
E se l’emergenza dovesse protrarsi per un periodo più lungo? “Beh, se si parla di una settimana le aziende, di qualsiasi dimensione esse siano, cercano di gestire e attenuare le conseguenze di questa situazione anomala adottando varie strategie. C’è chi si avvale dello smart working, chi fa controllare la temperatura corporea dei dipendenti prima di farli entrare al lavoro ma più il tempo passa e più c’è bisogno di ammortizzatori sociali adeguati per consentire, soprattutto alle piccole-medie imprese, di evitare di trovarsi in grossa difficoltà e non riuscire più a rialzarsi”.
“In questa situazione mi sembra doveroso ringraziare tutti gli operatori socio-sanitari e i lavoratori di questo settore, che sono in prima linea correndo dei rischi in prima persona per offrire un servizio prezioso ed indispensabile a tutta la comunità”, conclude il Segretario della Uilm.