GREEN PASS SUL POSTO DI LAVORO: IL GOVERNO RISOLVA IL NODO TAMPONI La Uilm Bergamo-Cremona il 16 ottobre in piazza a Roma contro gli attacchi fascisti
16 ottobre 2021
Da venerdì 15 ottobre per poter accede al proprio posto di lavoro sarà necessario il green pass. Una scelta del Governo per spingere il maggior numero di persone possibile a vaccinarsi, ma la questione è piuttosto complessa e rischia di limitare pesantemente le scelte e la libertà individuale, oltre che a mettere a rischio la produzione.
“Fermo restando che la soluzione migliore per arginare l’epidemia e proteggere la propria salute e quella degli altri è il vaccino, la scelta di introdurre il green pass sul posto di lavoro rappresenta un po’ un controsenso. Questo perché non esiste nessuna obbligatorietà rispetto al vaccino – dichiara Emilio Lollio, Segretario generale della Uilm Bergamo-Cremona -. È necessario dare una risposta anche alle persone che per paura, per esigenze personali o per una propria scelta, decidono di non aderire alla campagna vaccinale”.
Le organizzazioni sindacali stanno cercando di spingere il Governo a pagare i tamponi alle persone senza green pass e la Uilm a livello nazionale mira a coinvolgere direttamente le aziende.
“Le farmacie sono già oberate di richieste da parte di chi necessita di tamponi e la situazione diventerà ancora più insostenibile nel momento in cui servirà la certificazione per poter lavorare. Ci sono persone che hanno già preso appuntamento da qui fino a dicembre, due volte la settimana” continua Lollio.
Ma c’è un’altra questione importante, che riguarda la produzione: “La preoccupazione per le aziende è che, nonostante le commesse da smaltire siano fortunatamente ad un buon livello, in questo trimestre si ritrovino con poco personale per poterle smaltire. Il rischio concreto è che molti lavoratori senza green pass incrementino le assenze per malattia non essendo facilitati nella loro necessità di fare i tamponi”, conclude il Segretario.
La Uilm di Bergamo sabato 16 ottobre parteciperà alla manifestazione indetta a Roma da Uil, Cgil e Cisl contro il fascismo e per il lavoro. In seguito agli incresciosi scontri avvenuti lo scorso 9 ottobre nel corso di una manifestazione dei no vax, dove gruppi di esponenti di estrema destra hanno assaltato la sede della Cgil, la Camera del lavoro e un pronto soccorso, le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di dover dare un forte segnale per esprimere il proprio dissenso. “Questa manifestazione è stata indetta per prendere una posizione netta contro ogni forma di aggressione dei luoghi e delle forze democratiche – spiega Lollio -. La Uilm di Bergamo sarà in piazza per condannare queste azioni indegne, da parte di gruppi che si rifanno a logiche nostalgiche, violente e anacronistiche”.