CRISI ENERGETICA FUORI CONTROLLO “IL NUOVO GOVERNO INTERVENGA IN MODO STRUTTURALE PER AIUTARE AZIENDE E LAVORATORI” Le dichiarazioni del Segretario della Uilm Bergamo-Cremona in vista del congresso nazionale della categoria
30 settembre 2022
La crisi energetica mette in ginocchio le aziende, i lavoratori e le loro famiglie.
Una situazione fuori controllo, con bollette dai costi esorbitanti che colpiscono in
modo trasversale sia i datori di lavoro che i dipendenti.
La Uilm Bergamo Cremona chiede risposte concrete al prossimo governo su
strategie industriali, riforma delle pensioni, welfare aziendali, sicurezza sul lavoro e
crisi energetica. Indispensabile porre un tetto al costo dell’energia.
“Come settore metalmeccanico, nonostante la continua crescita del costo
energetico, si è fortunatamente riusciti ad arginare l'impatto economico. Fino ad
oggi c’è stata infatti una forte richiesta di produzione. Avanza però l’esigenza di
avere anche figure professionali difficili da reperire, sia per quanto riguarda gli
operai semplici sia quelli specializzati”, dichiara il Segretario Generale della Uil
Bergamo Cremona, Emilio Lollio.
“Il costo energetico mette in difficoltà le aziende ma ricade pesantemente sui
lavoratori che stanno perdendo potere d'acquisto, con l'inflazione che sta arrivando
a doppie cifre. È un momento molto delicato per l’economia nazionale. Per questo
come sindacato abbiamo necessità di avere risposte chiare, disattese dai governi
precedenti. Contiamo di riceverle da un governo nuovo scelto alle urne”.
Questi temi e altri ancora saranno affrontati al congresso nazionale dei
metalmeccanici che si svolgerà a Roma il 4, 5 e 6 ottobre alla presenza di dirigenti
sindacali e numerosi delegati di tutta Italia.
La Uilm di Bergamo Cremona sarà presente con una folta delegazione.
“La Uilm è un sindacato con spirito laico e riformista, che rivendica il diritto di
confrontarsi con le istituzioni su temi fondamentali per la vita di lavoratori e
pensionati e che da troppo tempo non sono affrontate nel modo adeguato
ascoltando le loro necessità”, continua Lollio.
Che si sofferma anche sulla necessità di avere un fisco più equo: “È necessario un
aumento significativo delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e pensionati, che
sono i cittadini con la più alta fedeltà fiscale. Successivamente, va operato un taglio
delle aliquote Irpef, una detassazione sui prossimi aumenti contrattuali e sui premi
aziendali e va predisposta una forte aggressione all’evasione fiscale presente nel
Paese, attraverso un aumento di controlli e l’incrocio di banche dati”.