CONTRATTO NAZIONALE, CONSULTAZIONE CHIUSA. VIA LIBERA DEI LAVORATORI ALLA PIATTAFORMA UNITARIA
17 ottobre 2019
Dopo migliaia di assemblee, svolte nelle scorse settimane per l’illustrazione e la discussione dell’ipotesi di piattaforma, si è conclusa martedì 15 ottobre la consultazione certificata delle lavoratrici e dei lavoratori con riferimento alla piattaforma unitaria per il rinnovo del Contratto nazionale di categoria. Sulla base del voto, mercoledì 16 ottobre 2019 la Commissione elettorale nazionale Fim-Fiom-Uilm ha comunicato i risultati quasi definitivi pervenuti dalle strutture regionali. In particolare: il numero di aziende nelle quali si sono svolte le assemblee è risultato pari a 6.104 per un totale di 684.946 dipendenti. Hanno votato 358.184 lavoratori (pari al 74,21% dei presenti nei giorni di votazione) e di questi 338.193 (95,78%) hanno votato Sì e 14.898 (4,22%) hanno votato No. Le bianche sono state 3.560 e le nulle 1.289. Pertanto la Commissione elettorale nazionale ha certificato che la consultazione sull’ipotesi di piattaforma ha dato esito positivo.
Dopo la larga approvazione dell’Ipotesi di Piattaforma di Fim- Fiom-Uilm da parte dei lavoratori ora si apre il negoziato con Federmeccanica e Assistal con l’obiettivo da parte delle organizzazioni sindacali di aumentare il salario, estendere i diritti, contrastare la precarietà e migliorare la condizione di vita e di lavoro anche per rilanciare l’industria a partire dal settore metalmeccanico che rappresenta la spina dorsale dell’economia italiana. Si tratta di rilanciare il lavoro industriale e rivendicare scelte di politica economica e industriale orientate alla predisposizione di maggiori risorse per la crescita, gli investimenti, l’innovazione, la ricerca, oltre al sostegno dei redditi dei lavoratori e delle loro famiglie, attraverso la riduzione del prelievo fiscale che oggi condiziona i risultati contrattuali e frena i consumi. Negli anni della crisi, nel settore metalmeccanico, anche per le riorganizzazioni e ristrutturazioni, si è registrata la perdita di 300mila posti di lavoro mentre nello stesso periodo il costo del lavoro è rimasto costante e vi è stata una crescita del valore aggiunto, attestatosi nel 2017 allo stesso livello del 2007. Una ricchezza prodotta che non è stata in questi anni redistribuita ai lavoratori con la contrattazione di secondo livello.
In sintesi, le richieste contenute nella piattaforma di Fim-Fiom-Uilm riguardano l’aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022, e punta al miglioramento delle Relazioni industriali, dei diritti di partecipazione e politiche attive, Contratto delle competenze, Inquadramento, Formazione; Welfare Integrativo; Ambiente, Salute e sicurezza sul lavoro; Mercato del lavoro e appalti; Orario di lavoro; Diritti e Tutele; Salario; Percorso democratico.
“Dopo cinque mesi e un importante percorso di consultazione - dichiara il Segretario generale Uilm Rocco Palombella - siamo riusciti nei tempi necessari a presentarci alla trattativa con un forte mandato ricevuto dai lavoratori. I 700 mila coinvolti rappresentano il più grande risultato raggiunto nelle consultazioni unitarie per l’approvazione di un’ipotesi di piattaforma di rinnovo.
Dal 5 novembre si aprirà una fase negoziale molto impegnativa, considerando anche il quadro economico e industriale in cui si colloca questo rinnovo contrattuale. Siamo convinti che la nostra piattaforma sia in linea con gli accordi fin qui realizzati e si ponga gli obiettivi principali di far recuperare potere d’acquisto ai lavoratori metalmeccanici e rafforzare il welfare contrattuale. Siamo convinti che Federmeccanica e Assistal capiranno le ragioni delle nostre richieste e si predisporranno per avviare, come accaduto altre volte, un confronto leale che abbia lo scopo di raggiungere il rinnovo contrattuale della categoria industriale più importante, fatto indispensabile per la ripresa dei consumi, soprattutto alla luce dei dati economici negativi previsti per i prossimi mesi”.
Per il Segretario generale Fim CislMarco Bentivogli“in questo mese Fim-Fiom-Uilm hanno presentato i contenuti della piattaforma in oltre 6100 fabbriche raccogliendo 360.000 voti sulla piattaforma. Il sì al 96% è la conferma di un forte sostegno per un contratto che deve adeguare i minimi salariali e conquistare più spazio alla promozione della competenza dei lavoratori. Il 5 novembre inizia la trattativa che riguarda 1,6 milioni di lavoratori metalmeccanici. Ci auguriamo un confronto serrato sperando di evitare le ritualità e le dilazioni di tempo che stonano molto con un’idea di rinnovamento contrattuale, le trattative più impegnative meritano faticose ricerche di equilibri. Abbiamo i salari più bassi d’Europa e il Clup più alto, questo deve portare a investire in innovazione e competenze e in maggiore valore del lavoro industriale a partire dalle competenze dei lavoratori”.
Mentre per la Segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David “abbiamo svolto il referendum per il voto dei metalmeccanici sull’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del Ccnl che è sempre una grande prova di democrazia e di partecipazione. Sono passati 13 anni dall’ultima piattaforma unitaria presentata nel lontano 2006. Sono state tre settimane intense di assemblee che hanno coinvolto 6100 luoghi di lavoro. La piattaforma è stata votata da 360.000 lavoratori. Il 96% dei consensi è un primo risultato importante che ci dà una forte legittimazione a iniziare il negoziato con Federmeccanica e Assistal. Sarà una trattativa dura e complicata per una piattaforma ambiziosa che si poggia su 3 cardini fondamentali: aumento dei minimi salariali e redistribuzione della ricchezza, lotta alla precarietà in particolare negli appalti, formazione e inquadramento come tema di valorizzazione del lavoro. L’avvio della trattativa sarà accompagnato da una mobilitazione dei metalmeccanici, a partire dalle crisi industriali aperte, per chiedere al Governo politiche industriali vere e un intervento anche in rapporto alla manovra finanziaria, e per rivendicare la responsabilità delle imprese nazionali e delle multinazionali”. Il prossimo 5 novembre si aprirà il negoziato con Federmeccanica e Assistal.