Nuovi investimenti, anche sul fronte della sicurezza, necessità di un miglioramento dell’efficienza produttiva e qualitativa e maggiore impegno nella prevenzione degli infortuni. Sono queste le linee essenziali su cui, nei prossimi mesi, si concentrerà l’azione dei vertici della Lucchini Rs di Lovere secondo quanto emerso dall’incontro di martedì 9 giugno con la direzione aziendale secondo quanto previsto dall’accordo integrativo del 5 marzo scorso. Riguardo agli investimenti, i piani parlano di circa 40 milioni di euro da destinare a impianti e macchinari oltre a 3 aggiuntivi da riservare specificamente alla sicurezza. In questo modo, negli ultimi 8 anni, il totale complessivo delle risorse messe a disposizione arriverà a toccare i 270 milioni, di cui 12, appunto, per la sicurezza. Riguardo, invece, alle prospettive per i prossimi mesi, la direzione ha anticipato che, dopo un’annata eccezionale dovuta a ordini aggiuntivi provenienti dai mercati cinese e sudafricano (grazie ai quali il fatturato è arrivato a 323 milioni contro i 231 del 2013), ora ci si aspetta un graduale rientro alla normalità. Resta confermata, però, l’esigenza, nuovamente ribadita, di migliorare l’efficienza produttiva e qualitativa e i servizi ai clienti a fronte della forte competitività internazionale anche per quanto riguarda i prezzi dei manufatti. Tra le altre priorità, ribadito l’impegno alla prevenzione degli infortuni – che, nonostante una lieve diminuzione, rimangono a un livello superiore rispetto a quelli fissati negli obiettivi – e l’attenzione alle tematiche ambientali. “Come sindacato – ha commentato Emilio Lollio, della Uilm di Bergamo – esprimiamo una valutazione positiva sugli esiti della riunione, in particolare riguardo al tema degli investimenti e alla volontà dell’azienda di ricercare soluzioni per attivare azioni volte a sostenere e potenziare la propria presenza sui mercati internazionali al fine di consolidare l’occupazione in crescita nel corso degli ultimi anni”.
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KILOMETRO ROSSO: SUCCESSO UILM ALLE ELEZIONI DELLE RSU
Importante affermazione della Uilm di Bergamo alle elezioni per il rinnovo delle Rsu – le rappresentanze sindacali unitarie – al Parco scientifico Kilometro Rosso di Stezzano, uno dei poli di ricerca e di innovazione più importanti d’Italia. Nella consultazione svoltasi giovedì 28 maggio, l’organizzazione di categoria dei metalmeccanici della Uil ha ottenuto 4 delegati; la Fim Cisl ne ha avuti tre e la Fiom Cgil 2. Soddisfazione per il responso delle urne è stata espressa dal segretario generale della Uilm orobica, Angelo Nozza: “È un risultato molto rilevante – ha detto – che premia il lavoro portato avanti dal nostro sindacato e dai delegati sia all’interno del Kilometro Rosso che sul territorio. Un’azione fatta di proposte e progetti e non di prese di posizione preconcette che non portano frutti. I lavoratori dimostrano di apprezzare questo stile a cui noi intendiamo continuare ad attenerci anche in futuro”.
LA RIPRESA IN BERGAMASCA? PIÙ ATTESA CHE REALE
La ripresa economica in Bergamasca? Più un’aspettativa che una realtà, almeno se si scorrono i dati dell’indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2015 resa nota dal Servizio studi della Camera di Commercio. Il report non nega che, in effetti, un certo trend anticiclico rispetto alla lunga crisi iniziata nel 2008 sia effettivamente in atto; tuttavia rimarca sin dalle prime righe che “il cambio di passo atteso per l’anno in corso”, soprattutto per quanto riguarda il comparto industriale, “si vede per ora più nelle attese sul secondo trimestre che nei risultati del primo”. Tra gennaio e marzo, infatti, la dinamica del settore ha continuato a mostrare un trend negativo sia sul piano congiunturale (-0,5% rispetto alla fine del 2014) sia nel confronto con un anno fa (-0,3%) a fronte di un lieve recupero in ambito regionale. Le percentuali orobiche, tuttavia, riflettono le previsioni molto caute che le stesse imprese avevano già espresso nei mesi scorsi. Le stesse, però, si sbilanciano in senso favorevole sul futuro: tra aprile e giugno, si legge nel documento, “le attese di crescita sono prevalenti non solo per quanto riguarda la domanda estera ma anche per la produzione e per l’occupazione. Risulta meno negativamente squilibrato anche lo scenario previsto per la domanda interna”. A fronte di un quadro complessivo stabile, incoraggiano i dati dell’occupazione: gli addetti dell’industria nel trimestre sono cresciuti dello 0,7% (+0,3% al netto della stagionalità), un incremento più elevato rispetto ai trimestri iniziali degli anni precedenti. “E’ possibile – nota tuttavia il report – che si tratti di un “rimbalzo” legato alle nuove norme sul lavoro”.
PREMI DI RISULTATO, LA UILM DI BERGAMO: “URGE DECRETO”
Il presidente di Confindustria Roberto Squinzi ha rilanciato l’idea di contratti aziendali legati alla produttività. Nella nostra provincia esistono molti accordi che definiscono i cosiddetti “premi di risultato”, variabili e legati, appunto, ai risultati produttivi ed economici delle aziende. Fino a tutto il 2014 questi premi, dal punto di vista fiscale, venivano considerati salario di produttività e quindi soggetti a tassazione separata e agevolata al 10%. Tale regola, introdotta qualche anno fa, ha facilitato la diffusione di simili accordi in quanti gli stessi comportavano pure per le imprese vantaggi fiscali e contributivi.
Per il 2015, invece, nel silenzio assoluto, non è ancora stato promulgato il decreto per rendere effettiva la detassazione (definita dalla legge di stabilità del 2012 nella quale sono state destinate le risorse anche per quest’anno). Risultato? A parlare sono i numeri: il lavoratore-tipo con un reddito di 26.500 euro (di cui 3.000 generati dal premio di risultato) nel 2014 ha pagato l’Irpef su 23.500 euro; per i 3.000 residui ha beneficiato di una tassazione del 10% e di un credito d’imposta di circa 640 euro (gli 80 euro al mese del presidente del Consiglio Matteo Renzi). A conti fatti, pertanto, il reddito netto di tale lavoratore è stato di 21.790 euro circa.
L’assenza di decreto per il 2015 comporta invece, da subito, la scomparsa della tassazione agevolata per il salario di produttività. Il lavoratore-tipo, quindi, nelle medesime condizioni – reddito di 26.500 euro (di cui 3.000 pagati con il premio di risultato) – si vedrà tassata l’intera cifra con le aliquote Irpef e, non avendo quote sottoposte a tassazione separata, disporrà di un reddito superiore ai 24mila euro, limite stabilito per poter beneficiare dei famosi 80 euro al mese.
RISULTATO FINALE
Nel 2015, il reddito netto del lavoratore sarà di 20.440 euro circa, con una perdita secca di euro 1350. Non c’è che dire: si parla tanto di salari legati alla produttività, si magnifica la scelta degli 80 euro al mese, ma se alla fine i risultati sono questi (e sono situazioni che riguardano buona parte dei lavoratori) c’è da preoccuparsi!!! Qualcuno non sa fare i conti e parla a vanvera. L’auspicio, è che il Governo si renda conto di questa situazione e promulghi il decreto. C’è ancora tempo, ma non troppo!
Angelo Nozza
Segretario generale Uilm Bergamo
RSU ABB SACE BERGAMO, LA UILM RADDOPPIA I VOTI
Importante affermazione della Uilm di Bergamo nelle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie all’interno dello stabilimento cittadino della Abb Sace, gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione. La consultazione si è svolta giovedì 7 maggio e vi hanno partecipato 233 aventi diritto. All’organizzazione di categoria dei metalmeccanici della Uil sono andati 68 voti, praticamente il doppio rispetto alle precedenti elezioni: due saranno quindi i delegati che la rappresenteranno all’interno della Rsu, ovvero Luca Panseri (il più votato in assoluto, e Stefano Gamba. Tre i delegati per la Fim, che ha raccolto 110 voti, è uno per la Fiom, che ne ha raccolti 53. “È un risultato importantissimo – ha commentato il segretario generale della Uilm, Angelo Nozza – che premia la attività, fatta di proposte concrete e di attenzione agli effettivi bisogni dei lavoratori, portato avanti in questi anni. Rivolgiamo un sincero ringraziamento ai nostri iscritti, a coloro i quali ci hanno dato la loro fiducia e a quanti hanno dimostrato il loro impegno in questi anni all’interno dello stabilimento di Bergamo e ai due delegati eletti, attesi da sfide non facili in un’azienda importante nel tessuto economico del territorio”.