Un’alta partecipazione al voto e un’alta adesione alla intesa sul Contratto nazionale metalmeccanico siglato tra FIM FIOM UILM e Federmeccanica. La Bergamo sindacale accoglie a grande maggioranza il “contratto Industry 4.0”, “storico, innovativo e importante”, come l’hanno definito nella conferenza stampa di mercoledì 21 dicembre i segretari generali delle tre sigle metalmeccaniche di CGIL CISL UIL, Luca Nieri, Eugenio Borella e Angelo Nozza, sottolineando come, proprio questa provincia, per Federmeccanica, rappresentava uno dei territori più refrattari all’accordo. Nelle fabbriche bergamasche hanno votato 13.263 lavoratori tra i 23.804 intercettati nelle assemblee in oltre 150 stabilimenti. Il sì ha ottenuto il 74.40% dei voti, il no si è fermato al 25.10, nonostante in alcune aziende grandi e storiche si sia imposto con nettezza.
“È un voto che vincola noi e Federmeccanica – ha detto Borella, della FIOM CGIL – e che una parte dei lavoratori non ha approvato. Di questa posizione, unitariamente, terremo conto. Il nostro compito, ora è quello di impegnarci nella contrattazione aziendale, soprattutto per l’aspetto salariale”. “Abbiamo ottenuto un voto altamente positivo su un Contratto comunque non facile da spiegare – gli fa eco Nieri, FIM CISL. Abbiamo stretto un accordo sperimentale, con tanta innovazione normativa e aspetti contrattuali non tipici del settore”. “Le novità bisogna vederle applicate per conoscerle e apprezzarle – è il pensiero di Nozza, UILM -. Il welfare è già presente in tante grandi aziende. I metalmeccanici, con un’operazione di solidarietà hanno approvato un contratto che lo estende anche alle piccole, sacrificando magari aspetti salariali altrimenti attesi”.
Il CCNL, secondo i tre sindacalisti, contiene “elementi di prospettiva importanti. Alcuni aspetti inseriti, ad esempio, obbligano le RSU a mettere le mani nel testo, agevolando la cultura della sicurezza nell’azienda. Inoltre, le voci della formazione e del diritto allo studio rappresentano elementi altamente qualificanti. Insomma, una sperimentazione utile alla trasformazione del modello contrattuale, per cui l’unità non è un valore di per sé, ma un valore aggiunto. Il lavoro, comunque – concludono – è appena iniziato”. Per giovedì 22 dicembre è in programma la presentazione a livello nazionale dei dati definitivi della consultazione aziendale. Se saranno confermati gli “exit poll”, la tendenza anche italiana è di un’adesione vicina all’80%. Così, venerdì, il nuovo CCNL dei metalmeccanici, verrà finalmente e ufficialmente firmato con Federmeccanica.