"Occorre riaprire il negoziato e Federmeccanica deve farlo tenendo conto delle proposte avanzate da tempo dal sindacato”. E’ il messaggio che Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, invia agli imprenditori metalmeccanici attraverso un articolo pubblicato su “Fabbrica Società”, il giornale delle “tute blu” della Uil. “Occorre determinare – spiega Palombella – le condizioni affinché il negoziato tra noi e Federmeccanica-Assistal possa riprendere in modo utile, costruttivo e soddisfacente per ambo le parti. Dobbiamo fare in modo che sia rispettato il modello classico di rinnovo contrattuale e far sì che sia possibile allo stesso tempo aprire a innovazione, decentramento, sviluppo della produttività, accrescimento del salario. Questo significa assicurare una quantità economica, attraverso il primo livello, a tutta la platea dei lavoratori metalmeccanici interessati dal rinnovo e, poi, favorire per davvero la contrattazione di secondo livello, sia essa aziendale, o territoriale. Il primo livello, in un modo o in un altro, deve continuare a compensare la perdita registrata del potere d’acquisto delle retribuzioni, mentre il secondo livello deve essere determinante per la redistribuzione della produttività. Due livelli, quindi, con funzioni specifiche soprattutto dal punto di vista economico e normativo: questo è lo snodo che devono attraversare insieme la parte sindacale e quella imprenditoriale. Il resto, che è importante, verrà di conseguenza”.
Il leader della Uilm è fortemente interessato al confronto confederale “in itinere” tra sindacati ed imprese: “Guardiamo con attenzione – ribadisce Palombella – al lavoro che stanno svolgendo Cgil, Cisl, Uil e Confindustria sulla contrattazione, come dimostra il recente accordo raggiunto sulle crisi aziendali, basato sulla ricollocazione in presenza di esuberi e, nei casi in cui esistono possibilità di rilancio, sui correttivi agli ammortizzatori sociali. Si tratta di un’intesa che assegna un ruolo fondamentale alla contrattazione e chele stesse organizzazioni confederali presenteranno congiuntamente al governo chiedendo le giuste risorse per sostenerla. E osserviamo con interesse il confronto che potrebbe instaurarsi tra governo, sindacati confederali e Confindustria in vista della nota di aggiornamento al Def di fine mese e della prossima legge di Bilancio”.