Grande adesione, giovedì 9 giugno 2016, alla prima giornata di sciopero generale dei metalmeccanici che ha coinvolto i lavoratori di Piemonte e Val D'Aosta, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise, con oltre il 90% delle adesioni. Numerosissime, nelle diverse realtà territoriali, le imprese grandi e piccole dove l'adesione è stata totale, tra cui gli stabilimenti Gnutti di Brescia, Ars Elettronica di Cuneo, Whirlpool di Cassinetta in provincia di Varese, Alenia di Torino Caselle, Tsc di Torino, Novelis di Milano, ABB di Vittuone, Alstom Transport di Sesto S. Giovanni, Iseo Serrature di Pisogne a Brescia, Riello di Padova, Fincantieri di Venezia, Avio di Torino, Bonferrato di Venezia.
Decine di migliaia sono stati, anche a Milano dove si è svolta la manifestazione lombarda con numerosi pullman giunti anche da Bergamo, i partecipanti alle quattro iniziative regionali di protesta odierne, dalle quali è giunta una forte sollecitazione a Federrmeccanica affinché abbandoni le rigidità, ascolti le ragioni dei lavoratori e le richieste dei sindacati, aprendo finalmente un confronto vero per innovare le relazioni industriali e realizzare un contratto per tutti i metalmeccanici. Lo sciopero è stato indetto da Uilm Uil, Fiom Cgil e Fim Cisl per ribadire a Federmeccanica e Assistal che i metalmeccanici vogliono un buon contratto nazionale e lo vogliono per tutti e non solo per il 5% dei lavoratori. Il negoziato è stato avviato a novembre 2015 ed è ancora in fase di stallo.