RINNOVO VERTICI UIL BG E BS: LA UILM CHIEDE RIUNIONE ESECUTIVO REGIONALE
26 giugno 2015
Giovedì 25 giugno 2015 si è tenuta a Milano una riunione di tutti i segretari provinciali della Uilm in Lombardia per fare, tra l'altro, il punto delle vicende correlate al rinnovo degli organismi dirigenti territoriali delle Camere sindacali di Brescia e, appena una settimana fa, di Bergamo. Ne è scaturito un documento finale, redatto e approvato all'unanimità dai vertici delle organizzazioni di categoria territoriali dei metalmeccanici che riportiamo integralmente di seguito.
Documento UILM Lombardia 25 giugno 2015
Le ultime vicende avvenute nei territori sulla costituzione dei nuovi organismi dirigenti impongono a noi una riflessione di metodo e di merito. In particolare, le vicende di Brescia e Bergamo, pur diverse fra loro, hanno in comune gli stessi temi: un rapporto problematico tra la nostra categoria e la confederazione, il ruolo ed il funzionamento delle strutture regionali, l'autonomia rispetto ai livelli nazionali dell'organizzazione, ruolo della categoria dei Pensionati.
La recente vicenda di Bergamo è la somma di tutte queste criticità: vi era l'opportunità di costruire una proposta unitaria, attraverso un metodo da noi condiviso che metteva in campo le responsabilità regionali, ma che è stato contraddetto e alla fine smentito dal susseguirsi degli eventi, che hanno espropriato, come avvenuto per Brescia, la Lombardia dalle decisioni. Anche l'ultimo tentativo di definire un percorso condiviso che portasse ad una soluzione unitaria è stato respinto dalla maggioranza, con arroganza, pur in presenza di una proposta presentata dal Segretario Generale della UIL Lombardia!
Il risultato di questo atteggiamento prepotente è la spaccatura della Camera Sindacale, con l'elezione di un gruppo dirigente composto in massima parte da pensionati, che prosegue in un cammino indefinito ed incerto senza chiara visibilità di dove lo porteranno i suoi passi. La UILM di Bergamo ha deciso di non essere corresponsabile delle forzature fatte, pur nella consapevolezza di dover arginare i danni che sicuramente produrrà un metodo che disconosce la storia, la tradizione, le buone prassi dei gruppi dirigenti precedenti, questo per salvaguardare un patrimonio politico ed economico costruito negli anni, che ha portato la CST di Bergamo ad essere tra le più forti, virtuose, attive del territorio lombardo. I metalmeccanici hanno condiviso la necessità di un cambiamento in Lombardia, contribuendo direttamente alla costituzione dei nuovi organismi, con la massima lealtà e partecipazione ad ogni iniziativa della UIL Lombarda.
Temiamo che il rapporto positivo con la UIL possa subire dei pesanti condizionamenti con il passare dei mesi, visto che il metodo del coinvolgimento delle categorie regionali nelle scelte è stato messo in discussione ultimamente da interferenze esterne al territorio. I metalmeccanici non rinnegano la decisione presa a suo tempo, ma ritengono sia il momento di aprire un ragionamento che rimetta al centro i temi del cambiamento: la collegialità ed il rispetto delle decisioni, la pari dignità delle categorie, il valore aggiunto della costruzione di un clima di affidabilità e fiducia nell'organizzazione, una nuova confederalità nel rapporto con i territori.
Noi riteniamo sia importante e non rinviabile una riflessione sul ruolo della categoria dei pensionati: siamo sempre stati convinti che il valore aggiunto di questi compagni stia nella capacità di essere unificanti rispetto alle categorie di provenienza, che possano attraverso la loro esperienza e competenza offrire chiavi di lettura originali e costruttive per il miglior funzionamento dell'organizzazione, altro è se vengono considerati un potere a sé stante, forte dei suoi numeri, che condiziona le scelte e le decisione delle categorie degli attivi, ponendo veti o gestendo logiche di potere che nulla hanno a che vedere con le politiche della UIL. Le esperienze di Brescia e Bergamo evidenziano questo rischio, l'alternativa possibile è che ogni categoria si organizzi diversamente. Sulla base di queste considerazioni, chiediamo, in una data da concordare, la convocazione dell'esecutivo UIL Milano Lombardia per una discussione di merito.