La ripresa economica in Bergamasca? Più un'aspettativa che una realtà, almeno se si scorrono i dati dell'indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2015 resa nota dal Servizio studi della Camera di Commercio. Il report non nega che, in effetti, un certo trend anticiclico rispetto alla lunga crisi iniziata nel 2008 sia effettivamente in atto; tuttavia rimarca sin dalle prime righe che "il cambio di passo atteso per l'anno in corso", soprattutto per quanto riguarda il comparto industriale, "si vede per ora più nelle attese sul secondo trimestre che nei risultati del primo". Tra gennaio e marzo, infatti, la dinamica del settore ha continuato a mostrare un trend negativo sia sul piano congiunturale (-0,5% rispetto alla fine del 2014) sia nel confronto con un anno fa (-0,3%) a fronte di un lieve recupero in ambito regionale. Le percentuali orobiche, tuttavia, riflettono le previsioni molto caute che le stesse imprese avevano già espresso nei mesi scorsi. Le stesse, però, si sbilanciano in senso favorevole sul futuro: tra aprile e giugno, si legge nel documento, "le attese di crescita sono prevalenti non solo per quanto riguarda la domanda estera ma anche per la produzione e per l’occupazione. Risulta meno negativamente squilibrato anche lo scenario previsto per la domanda interna". A fronte di un quadro complessivo stabile, incoraggiano i dati dell'occupazione: gli addetti dell’industria nel trimestre sono cresciuti dello 0,7% (+0,3% al netto della stagionalità), un incremento più elevato rispetto ai trimestri iniziali degli anni precedenti. "E’ possibile - nota tuttavia il report - che si tratti di un “rimbalzo” legato alle nuove norme sul lavoro".