Il leader nazionale della Uilm Rocco Palombella a Bergamo: “Con il rinnovo del contratto convinceremo aziende e Istituzioni a stare dalla parte dei lavoratori metalmeccanici”
19 aprile 2024
Al Consiglio Generale della Uilm Bergamo-Cremona
Bergamo. Più salario, meno orario. È questo lo slogan sotto al quale si è svolto il consiglio generale della Uilm Bergamo Cremona. Alla Casa del Giovane, venerdì 19 aprile, era presenta anche il segretario generale della Uilm Rocco Palombella.
Tanti i temi toccati, soprattutto rispetto alla piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto collettivo.
Una delle richieste avanzate dai sindacati, in particolare dalla Uilm che grazie a Palombella gioca un ruolo da protagonista nelle trattative, riguarda un aumento di 280 euro in più al mese in busta paga per il recupero dell’inflazione: “Le aziende l’hanno recuperata aumentando il costo dei loro prodotti, lo Stato di conseguenza ha preso la sua parte mentre i lavoratori questi soldi li hanno persi. È fondamentale una maggiorazione del salario per poter mantenere intatto il potere d’acquisto delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie”, ha dichiarato il Segretario generale della Uilm Bergamo Cremona Emilio Lollio.
Il tema sicurezza sul lavoro è fondamentale per la Uilm: “Dobbiamo dare un segnale forte, vogliamo perseguire l’obiettivo Zero Morti sul Lavoro e il nuovo Ccnl deve aiutarci a raggiungerlo intervenendo sul precariato e regolamentando gli appalti. Serve inoltre maggiore formazione per l’inquadramento professionale e anche noi come sindacato dobbiamo fare la nostra parte”.
Un altro argomento trattato riguarda Metasalute, il fondo sanitario dei metalmeccanici: “Noi crediamo in un sistema sanitario nazionale che funzioni e per questo sabato 20 aprile saremo a Roma a manifestare per sensibilizzare il Governo su questo tema. Con Metasalute abbiamo avuto buone risposte e chiederemo 4 euro in più al mese per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori del settore di accedere a tutta una serie di prestazioni sanitarie in convenzione”.
La riduzione dell’orario di lavoro è un tema caro al Segretario Nazionale, come spiega Lollio: “Noi della Uilm, insieme a Rocco, ne facciamo una battaglia e credo che ne usciremo vincitori. Vogliamo una maggior conciliazione vita/lavoro, condizione necessaria anche per rendere maggiormente attrattivo il nostro settore per le nuove generazioni di lavoratori”.
Tanti gli interventi dei delegati presenti al consiglio generale: ognuno ha parlato della propria realtà lavorativa, delle problematiche che vengono riscontrate nelle aziende, delle preoccupazioni per il futuro.
Le conclusioni della mattinata sono state affidate a Palombella: “Con oltre 70mila metalmeccanici e migliaia di aziende, le province di Bergamo e Cremona sono una grande risorsa per il patrimonio industriale e manifatturiero italiano. Per questo assume grande importanza il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal che ci accingiamo a negoziare. Come sapete, l’11 aprile scorso sono stati resi noti i risultati del voto dei lavoratori sulla piattaforma di Fim Fiom e Uil, che ha riscontrato un altissimo consenso con il 98% favorevole ai temi che abbiamo presentato. In totale abbiamo fatto 500 assemblee in 365 aziende e abbiamo ribadito il nostro slogan ‘più salario e meno orario’, convinti che siano questi gli elementi trainanti del prossimo rinnovo”, ha esordito il Segretario Generale.
“In questi territori – ha proseguito il leader Uilm – il 2024 è iniziato con un rallentamento della produzione e stanno aumentando le richieste di ammortizzatori sociali. Ci sono realtà positive, come quelle di Brembo e Tenaris, ma anche realtà che hanno qualche difficoltà come Bedeschi, Itema, Evoca. Siamo in fase di trattativa per il rinnovo del Contratto integrativo alle Acciaieria Arvedi di Cremona e in fase di rinnovi rsu in Tenaris, ABB e in alcune medio-piccole aziende”.
“Nei prossimi mesi – aggiunge Palombella – saremo impegnati nel negoziato con Federmeccanica e Assistal. Non sarà facile, ne siamo consapevoli. Tra gli 11 punti della piattaforma spiccano i due centrali: la richiesta di incremento di 280 euro nel triennio al livello medio sui minimi e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Con l’aumento del salario vogliamo adeguare gli stipendi dei nostri metalmeccanici, che sono i più bassi d’Europa, al caro-vita garantendo anche il rispetto della nostra Costituzione; con la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione vogliamo, da un lato, gestire le crisi aziendali per ridurre l’utilizzo della cassa integrazione e, dall’altra, rendere le fabbriche più attrattive per le giovani generazioni”.
“Nella nostra piattaforma contrattuale – conclude Palombella – ci sono tantissimi altri temi di fondamentale importanza: salute e sicurezza, pari opportunità, formazione, relazioni industriali, partecipazione, appalti, stabilizzazione del lavoro precario, welfare e molto altro. Siamo certi che ancora una volta i metalmeccanici faranno da apripista a una stagione contrattuale innovativa che guarda al futuro con coraggio. La transizione ecologica e l’intelligenza artificiale non ci spaventano, vogliamo governarle e convincere aziende e Istituzioni a stare dalla parte dei lavoratori”.