TENARIS, ECCO IL NUOVO INTEGRATIVO CONTRO LA PERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO
13 novembre 2023
L’intesa è arrivata all’alba di giovedì 9 novembre, al termine di un incontro di 20 ore nell’ambito di una trattativa che si protraeva da un anno e che è passata anche da uno sciopero di 8 ore, proclamato il 18 settembre scorso. L’ipotesi di accordo per il contratto integrativo dei dipendenti di Tenaris, siglata dai sindacati di Uilm-Uil, Fim-Cisl, Fiom-Cgil di Bergamo e dalla proprietà, sarà ora sottoposta all’attenzione dei circa 2.100 lavoratori e lavoratrici dei siti di Dalmine, Sabbio, Cao (Centro accessori Ocgt) di Dalmine, Costa Volpino, Arcore e Piombino, che dovranno esprimere il proprio gradimento tramite un referendum.
“È un buon risultato sia dal punto di vista economico che normativo – commenta Emilio Lollio, segretario generale della Uilm Bergamo Cremona -. Sono stati modificati e incrementati elementi economici che da anni non venivano toccati, tra cui il premio feriale. Oltre a questo, il rinnovo tocca gli elementi sulla riduzione dell’orario di lavoro, quindi una maggiore conciliazione tra vita e lavoro per chi fa turnistiche particolari”.
Il contratto integrativo, se l’accordo verrà sancito dal risultato della consultazione, sarà in vigore sino al 31 dicembre 2025 (quello precedente era scaduto nel 2020 e per il 2021 e 2022 si era ricorsi a un accordo ponte). Prevede il ritocco all’insù di alcune indennità già esistenti legate a determinate mansioni, di quelle per le prestazioni lavorative del sabato e della domenica e di quelle relative ai recuperi produttivi. Sarà, ad esempio, aumentata l’indennità per il leader junior e introdotta una nuova figura di leader senior che prevede, al termine dell’iter formativo previsto, il passaggio al livello “b2”, che equivale al vecchio 6° livello.
Verrà inoltre incrementata la riduzione dell’orario legato alla turnistica e, dal 2024, è previsto un aumento del 3% delle maggiorazioni sui turni notturni (dalle 22 alle 6).
Altra novità. Dal 1° gennaio 2024 il premio feriale per operai e impiegati verrà incrementato di 300 euro e pure i dipendenti con anzianità di servizio inferiore ai 36 mesi potranno percepire il 100% di tale premio (prima era l’80%), oltre che dell’emolumento siderurgico.
“Alcuni degli elementi economici non percepiti durante questi anni avranno valore retroattivo e partiranno dal 1° gennaio 2023. Verranno erogati nel prossimo dicembre o comunque a breve termine - spiega Lollio -.
Per quegli elementi economici che non si riesce a far partire dal 1° gennaio 2023 abbiamo previsto, per i lavoratori in forza al 1° novembre, l’erogazione di un’una tantum di 500 euro: 200 in buoni benzina, 250 euro da inserire in busta paga o nella piattaforma welfare, 50 euro in flexible benefits”.
Il nuovo contratto integrativo introduce novità anche in tema di sicurezza sul lavoro e prevede il
coinvolgimento del rappresentanti della sicurezza delle ditte esterne e una maggiore articolazione degli incontri formativi sul tema.
“La trattativa è stata impegnativa, ma possiamo ritenerci soddisfatti – conclude Lollio -. Questo contratto si aggiunge alla quota del contratto nazionale in vigore dal giugno 2023 e con tale integrazione si va ad arginare ulteriormente la perdita del potere d’acquisto che i lavoratori metalmeccanici e i lavoratori in generale hanno subìto durante questo periodo difficile”.
Ora il testo dell’accordo verrà illustrato nel dettaglio in una serie di incontri con lavoratrici e lavoratori. Il 16 novembre a Dalmine sono in programma le prime tre assemblee.