IL 16 DICEMBRE SCIOPERO DELL’INTERA GIORNATA LAVORATIVA CON PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA: ECCO LE MOTIVAZIONI
14 dicembre 2022
Sciopero dell’intera giornata lavorativa il 16 dicembre per manifestare contro la
manovra economica del Governo Meloni.
La Uil e la Cgil di Bergamo hanno indetto un presidio davanti alla prefettura di via
Tasso per esprimere il dissenso nei confronti delle misure economiche adottate dal
nuovo Governo. Uno sciopero nazionale di 4 ore, che nella Bergamasca si traducono
in una mobilitazione per tutta la giornata del 16.
“Appare chiaro che la manovra di fine anno non tiene conto della piattaforma
presentata anche ai governi precedenti da parte delle parti sociali – dichiara Emilio
Lollio, segretario generale della Uilm Bergamo-Cremona -. Le misure adottate non
soddisfano le reali esigenze dei lavoratori e come Uilm riteniamo ci siano alcuni
elementi nei confronti dei quali esprimiamo le nostre critiche”.
Innanzitutto la flat tax: “Così com’è stata pensata, la flat tax non aiuta il reddito dei
lavoratori dipendenti e dei pensionati. I vantaggi fiscali sono stati pensati solamente
per i lavoratori autonomi con un reddito fino a 85mila euro, con il risultato che gli
unici a pagare meno tasse sono loro mentre i dipendenti e i pensionati non vedono
alleggerite le loro trattenute”.
La Uilm propone tre soluzioni: “Chiediamo che vengano abbattute di 5 punti
percentuali le aliquote Irpef per la fascia di reddito medio-bassa, oppure che non
vengano tassati gli aumenti contrattuali. Un’altra possibilità sarebbe quella di non
tassare la tredicesima, distribuendo così più salario a coloro che le tasse le pagano
direttamente in busta paga”.
C’è poi la questione pensioni: “Si è fatta tanta propaganda sui 41 anni di contributi
per tutti per raggiungere il pensionamento, ma da questo provvedimento andrebbe
tolto il limite di età. Altrimenti per tutti quei metalmeccanici che hanno iniziato a
lavorare molto giovani il meccanismo della quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni
di età) non funziona e non può essere applicato”.
“Non è una questione politica, tant’è che avevamo indetto uno sciopero anche un
anno fa, il 16 dicembre 2021, quando c’era Draghi alla guida dell’esecutivo – precisa
Lollio -. Il Governo Meloni è legittimo ed è stato eletto democraticamente, ma
riteniamo che le parti sociali debbano essere maggiormente ascoltate”.