LA UILM LOMBARDIA RIPARTE DA BERGAMO IL 14 IL PRIMO ATTIVO POST COVID ALLA PRESENZA DI PALOMBELLA
16 ottobre 2020
Il primo attivo della Uilm Lombardia dopo il Covid si è tenuto martedì 14 ottobre a Bergamo. Un incontro al quale ha partecipato anche il Segretario Nazionale Rocco Palombella, una presenza per esprimere vicinanza alla città maggiormente colpita dal coronavirus ma soprattutto per sottolineare la voglia di reagire da parte della categoria, che chiede a gran voce il rinnovo del contratto, al quale il Segretario, insieme a Fim e Fiom, sta lavorando ormai da mesi. La contrattazione ha però registrato uno strappo lo scorso 7 ottobre, quando la controparte si è rifiutata di discutere dell’aumento salariale.
Per questo motivo il prossimo 5 novembre è in programma una mobilitazione con 6 ore di sciopero, due delle quali, sul territorio di Bergamo, verranno decise dalle assemblee all’interno delle Rsu. “Un segnale importante per far capire quanto sia indispensabile un aumento dei minimi salariali per i metalmeccanici – ha dichiarato Emilio Lollio, Segretario Generale della Uilm Bergamo-Cremona, durante l’apertura dei lavori dell’attivo -, un rinnovo che serve a restituire dignità ai lavoratori, a consentire loro una maggiore possibilità di spesa, soluzione utile anche a far ripartire l’economia del Paese. È giusto discutere con Federmeccanica e Confindustria ma è giusto anche far capire che, su questo punto, la Uilm e le altre organizzazioni sindacali non faranno un passo indietro”.
Vittorio Sarti, Segretario Regionale della Uilm, ha sottolineato quanto la situazione, nonostante timidi segnali di ripresa, non sia rosea e come i numeri sui contagi degli ultimi giorni rischino di vanificare tutti gli sforzi fatti finora. Sul rinnovo del contratto Sarti ha ripercorso le tappe che hanno portato alla rottura della trattativa: “Dopo 10 mesi dalla scadenza, 11 mesi di trattative e 13 incontri non è stato prodotto nessun testo e quando abbiamo cominciato a discutere di aumenti salariali il tavolo è saltato. Ritengo che questo sia un attacco al contratto nazionale, a tutti i CCNL, per questo è importante aderire allo sciopero del 5 novembre, per riappropriarci dei nostri diritti e come Uilm dobbiamo tornare nelle fabbriche per spiegare ai lavoratori cosa sta succedendo perché siano consapevoli della battaglia che stiamo portando avanti”.
Dopo l’intervento del Segretario Regionale della Uil Danilo Margaritella e dei vari delegati presenti all’attivo, ha preso la parola Palombella per le conclusioni. “Qualche mese fa c’è stato un cambio di passo importante all’interno della Uil, con l’arrivo del nuovo Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri. Una figura che sta dando coraggio e un senso di unità a tutte le categorie e che sta guadagnando sempre maggiore spazio a livello confederale. Nella trattativa per il rinnovo del contratto la Uilm sta facendo da traino, possiamo davvero fare la differenza. È necessario lottare per ottenere l’aumento dei minimi salariali e, di fronte alla chiusura da parte di Federmeccanica, che si è allineata alla posizione di Confindustria, è stato giusto abbandonare il tavolo e dichiarare la mobilitazione. Devono capire che la ripresa è in mano alla gente, ai lavoratori, ai quali devono essere date risorse economiche da poter spendere per far ripartire l’economia del Paese”. Palombella ha annunciato che lo sciopero non sarà l’unica iniziativa prevista: “Non staremo fermi ma continueremo ad organizzare incontri, convegni e tutto ciò che serve per sostenere la nostra posizione perché la nostra è una battaglia giusta e le richieste sono più che legittime perché intercettano i bisogni dei lavoratori”.